L’arrivo della mensilità aggiuntiva di dicembre, comunemente nota come “tredicesima”, rappresenta un momento di particolare interesse per i pensionati e per coloro che attendono eventuali integrazioni o maggiorazioni previste dalla normativa vigente. Nel 2025, la somma è stata aggiornata in base all’andamento dell’inflazione e potrebbe riflettere sia variazioni sugli importi base, sia l’applicazione di bonus specifici per chi ha redditi più bassi. Comprendere come riconoscere subito le integrazioni spettanti e come verificare con precisione l’accredito è fondamentale per evitare errori e per essere certi di ricevere il dovuto.
Calcolo e aggiornamento della tredicesima con integrazioni
La cifra della tredicesima per i pensionati nel 2025 dipende direttamente dall’importo lordo mensile della pensione percepita. In linea generale, questa prestazione equivale a una mensilità aggiuntiva, piena per chi gode del trattamento per tutto l’anno e riproporzionata (in dodicesimi) per chi è andato in pensione durante l’anno stesso. Tuttavia, esistono componenti aggiuntive che possono modificare l’importo complessivo:
- Maggiorazioni: previste per pensionati con basso reddito, le quali vengono attribuite d’ufficio quando ricorrono i requisiti reddituali fissati dalla legge. Le più comuni sono il cosiddetto “bonus tredicesima” e la quattordicesima, quest’ultima erogata di norma a luglio e non da confondere con la tredicesima di dicembre.
- Rivalutazione annuale delle pensioni: l’importo della tredicesima segue gli adeguamenti inflattivi della pensione principale.
- Trattenute fiscali (IRPEF), addizionali regionali e comunali, che incidono sia sulla rata ordinaria che sulla tredicesima stessa. È quindi possibile che l’importo netto sia inferiore a quanto si attendeva da un semplice calcolo lordo.
Per verificare se sono presenti maggiorazioni o integrazioni sulla tredicesima, è essenziale consultare il cedolino della pensione di dicembre. Nel dettaglio del cedolino INPS, oltre all’importo lordo, vengono riportate in modo trasparente tutte le voci che compongono l’accredito: eventuali bonus aggiuntivi, trattenute applicate e importo netto effettivamente versato sul conto del beneficiario.
Come controllare subito l’accredito delle integrazioni
Per ricevere informazioni tempestive e dettagliate sulle somme accreditate, si consiglia di utilizzare i canali ufficiali messi a disposizione dall’INPS. Attualmente, il controllo delle integrazioni alla tredicesima e di tutti gli accrediti aggiuntivi può avvenire attraverso le seguenti modalità:
- Accesso all’area personale del sito INPS: dalla home del portale si può entrare nel proprio profilo MyINPS tramite SPID, CIE o CNS. Nella sezione “Fascicolo previdenziale del cittadino”, sotto “Pagamenti”, si visualizza il cedolino dettagliato, con importo lordo, trattenute e importo netto della tredicesima, incluse eventuali maggiorazioni.
- App “IO”: notifiche e comunicazioni relative ai pagamenti possono essere ricevute attraverso l’app ufficiale della Pubblica Amministrazione.
- Comunicazioni via e-mail o SMS: laddove siano stati forniti recapiti aggiornati all’INPS, gli interessati riceveranno messaggi personalizzati circa l’erogazione e la natura delle somme accreditate.
- Nota informativa sul cedolino: ogni mensilità dettagliata viene accompagnata da una nota esplicativa che indica il motivo di eventuali integrazioni, il diritto riconosciuto e se la prestazione è da considerarsi provvisoria o definitiva.
- Modello “OBIS/M”: documento annuale riassuntivo, scaricabile dall’area personale INPS, utile per conoscere i criteri di calcolo della pensione e delle sue mensilità aggiuntive.
È importante dedicare attenzione al controllo puntuale delle somme accreditate, in quanto l’effettivo diritto ad alcune integrazioni può essere soggetto a verifica su dati reddituali consolidati e, in caso di errori o variazioni, potrebbero scaturire successivi conguagli a credito o a debito.
Distinguere la tredicesima dalle altre prestazioni aggiuntive
Una voce spesso oggetto di confusione è quella tra la tradizionale tredicesima e la quattordicesima. Quest’ultima si riceve solo se in possesso di determinate condizioni reddituali e contributive e viene generalmente erogata in estate, a luglio. Essa rappresenta una voce distinta e non è mai erogata con la tredicesima di dicembre. Sul cedolino saranno chiaramente separate le voci “tredicesima” e “quattordicesima”, ciascuna con la propria motivazione e importo.
Va anche distinto il bonus tredicesima, una maggiorazione a favore di chi percepisce pensioni di importo particolarmente basso, che viene riconosciuto automaticamente dall’INPS se si rientra nei limiti di legge. La presenza di integrazioni aggiuntive (come quelle per ex lavoratori del settore privato o a seguito di conguagli fiscali) sarà sempre separatamente esposta nella sezione specifica del cedolino relativa a “maggiorazioni” e “altre competenze”.
Verifica e gestione di eventuali anomalie
Per coloro che dovessero riscontrare discrepanze tra l’importo atteso e quello realmente accreditato, è sempre possibile accedere alla funzione “Dettaglio calcolo” disponibile su MyINPS, dove vengono riepilogate tutte le movimentazioni e trattenute, compresi eventuali conguagli IRPEF. Se permangono dubbi, è possibile rivolgersi ai Centri di Assistenza Fiscale (CAF) o ad un patronato per verificare che tutti i diritti siano stati rispettati.
Le somme soggette a conguaglio o revisione sono certificate e riepilogate nella Certificazione Unica dell’anno di riferimento. In caso di inconvenienti legati a pagamenti non ricevuti o importi errati, si raccomanda di utilizzare i canali di assistenza INPS (linea telefonica, sportelli o piattaforma online) presentando sempre la documentazione aggiornata per una rapida risoluzione.
In definitiva, un controllo accurato e tempestivo permetterà di beneficiare appieno delle integrazioni spettanti, senza imprevisti e con la piena trasparenza sulle modalità di calcolo e accredito. Questo monitoraggio è possibile grazie agli strumenti digitali oggi disponibili, pensati per garantire ai cittadini la massima chiarezza sui propri trattamenti pensionistici e i relativi diritti.