Il trucco semplice per autocertificare il casello d’entrata e risolvere i problemi con il Telepass

Quando si utilizza abitualmente il Telepass per il pagamento del pedaggio autostradale, può capitare che il sistema non rilevi correttamente il casello di entrata. Questo inconveniente si traduce spesso in un “Rapporto di Mancato Pagamento”, sul quale compare la dicitura “Entrata NON RILEVATA” oppure “Biglietto Smarrito”. In questi casi, la normativa impone il calcolo del pedaggio dalla stazione di ingresso più lontana, portando a un addebito spesso molto più elevato rispetto alla reale percorrenza. Tuttavia, esiste una soluzione semplice e immediata: l’autocertificazione del casello di entrata, una procedura che consente di correggere l’importo dovuto e risolvere i più comuni problemi legati al Telepass.

Quando è necessario autocertificare il casello di ingresso

La situazione che richiede più frequentemente il ricorso all’autocertificazione è il transito attraverso il casello autostradale senza che il sistema abbia rilevato il punto di entrata. Questo può avvenire per diversi motivi:

  • Malfunzionamento del dispositivo Telepass, ad esempio per batterie scariche o urti che ne abbiano compromesso l’integrità.
  • Guasti temporanei alla centralina elettronica del casello o al sistema di rilevamento.
  • Interferenze ambientali che disturbano la comunicazione tra il Telepass e il casello.
  • Errore umano nel posizionamento del dispositivo sul parabrezza, oltre che abbonamento scaduto.
  • Transito rapido o anomalo che impedisce il corretto riconoscimento del veicolo.

Quando ciò succede, se non è stato possibile presentare il biglietto cartaceo all’uscita, viene calcolato automaticamente il massimo pedaggio richiedibile dalla stazione più lontana prevista dalla legge italiana (articolo 176/16 del Codice della Strada). Questa situazione è risolvibile attraverso il ricorso all’autocertificazione, con riconoscimento ufficiale ai sensi dell’autocertificazione (DPR 445/2000).

Autocertificazione: come funziona la procedura

Per correggere l’errore e pagare solamente il pedaggio realmente dovuto, le Autostrade per l’Italia e altri gestori mettono a disposizione una procedura di autocertificazione accessibile dal loro sito web ufficiale. Ecco i passaggi principali per completare la procedura:

  • Accedere all’area dedicata alla gestione dei pagamenti non andati a buon fine sul sito ufficiale del gestore autostradale.
  • Compilare il modulo di autocertificazione, indicando i dati personali, i riferimenti del veicolo e – soprattutto – il casello esatto di entrata oltre a quello di uscita.
  • Allegare se possibile eventuali prove a supporto della propria dichiarazione: scontrini, fotografie, movimenti della carta associata o screenshot dall’app Telepass relativi agli spostamenti su autostrada.
  • Inviare il modulo secondo le modalità richieste: online, tramite posta elettronica certificata o negli sportelli fisici abilitati (ad esempio Telepass Point).

Una volta inviata la richiesta, il gestore verificherà la veridicità delle informazioni dichiarate. Se la documentazione e le informazioni risultano coerenti, si otterrà la rettifica del pedaggio e il pagamento verrà adeguato all’effettiva percorrenza. In caso contrario, potrebbe essere richiesta documentazione integrativa o potrà essere confermato il massimo importo.

Risolvere le criticità del Telepass in caso di mancato riconoscimento

Per ridurre il rischio di imbattersi in questi problemi e dover ricorrere all’autocertificazione, è consigliabile mettere in atto alcune buone pratiche:

  • Verificare periodicamente il corretto posizionamento, la pulizia e la carica del dispositivo Telepass.
  • Assicurarsi che l’abbonamento sia attivo e regolarmente rinnovato, soprattutto se si utilizzano soluzioni “ricaricabili”.
  • Essere pronti a reagire: se la sbarra del Telepass non si alza, utilizzare l’apposito pulsante di emergenza e attendere l’intervento dell’operatore.
  • Ricordare che nei casi in cui l’avaria persista, sarà sufficiente richiedere al personale un Rapporto di Mancato Pagamento, che rappresenterà la base per l’autocertificazione successiva.

Va ricordato che la mancata registrazione dell’ingresso può accadere anche per cause tecniche e non sempre per responsabilità dell’utente. L’importante è agire in modo tempestivo, per evitare che dal disguido nascano problematiche ulteriori, come penali o ritardi negli accrediti.

Opzioni e piattaforme per l’autocertificazione

I clienti Telepass possono utilizzare la piattaforma telematica ufficiale per autocertificare il casello di ingresso in pochi passaggi:

  • Recarsi nella sezione dedicata alla gestione dei viaggi “senza dato d’ingresso” sul sito di Telepass.
  • Compilare i dati richiesti: codice contratto, numero di tessera Telepass, dettagli del viaggio, stazioni e data.
  • Il sistema inserisce automaticamente l’importo rettificato nel ciclo di fatturazione o lo detrae dal credito ricaricabile.

Anche le piattaforme dei principali operatori concorrenti, come UnipolMove, prevedono una funzione analoga per segnalare tempestivamente un transito non riconosciuto, inserendo da subito il nome del casello di ingresso e completando la rettifica in modo autonomo.

Oltre ai servizi online, è anche possibile rivolgersi ai Telepass Point oppure inviare la documentazione via posta o email secondo le istruzioni del gestore autostradale competente. La tempestività nell’inviare la richiesta è fondamentale: spesso esiste una finestra temporale di pochi giorni per comunicare correttamente i dettagli e far valere la propria dichiarazione.

Esistono inoltre casi particolari in cui l’autocertificazione può essere integrata da ulteriore documentazione, come per veicoli aziendali, con presenza di contratti cumulativi o flotte, oppure per transiti internazionali sui tratti in gestione congiunta.

L’autocertificazione rappresenta oggi lo strumento più pratico, rapido e sicuro per correggere gli errori di registrazione del casello di entrata, prevenendo costi aggiuntivi e mantenendo la tracciabilità di ogni viaggio. Il sistema digitale garantisce sicurezza giuridica sia all’utente sia al gestore autostradale, consentendo controlli e verifiche grazie alle banche dati interconnesse.

A livello tecnico, questa procedura si inserisce nel quadro più ampio della dematerializzazione della burocrazia italiana, che prevede moduli digitali e controlli incrociati per facilitare la risoluzione delle controversie in modo trasparente, riducendo code e tempi di attesa rispetto alle tradizionali pratiche cartacee.

In conclusione, saper utilizzare correttamente la funzione di autocertificazione del casello di ingresso permette non solo di risparmiare tempo e denaro, ma anche di gestire eventuali disservizi Telepass in modo semplice, tracciato e garantito dalla normativa vigente. Conoscere e mettere in pratica questa procedura significa viaggiare più sicuri e sereni su tutta la rete autostradale italiana.

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