La bevanda più amata: ecco qual è la bibita che batte tutte le altre nel mondo

Anche se il nostro immaginario associa spesso la bevanda più amata del mondo a una bibita dolce, colorata e gassata, la realtà ci racconta una storia molto più antica, diffusa e trasversale tra le culture. La bevanda che, numeri alla mano, supera tutte le altre per consumo a livello globale non è una soda americana, un cocktail raffinato o una bevanda energetica: è una tazza di tè. Dietro questa scelta si cela una varietà di abitudini, storie, tradizioni e preferenze che spaziano dal continente asiatico all’Africa, passando per l’Europa e il continente americano.

L’impatto globale del tè nei consumi quotidiani

Secondo le rilevazioni internazionali e diverse indagini di settore, il è oggi la bevanda più consumata al mondo se si esclude l’acqua naturale, che non viene quasi mai inclusa nelle classifiche delle bevande per via della sua funzione primaria e universale. Ogni giorno, su ogni fuso orario, milioni di persone scelgono di iniziare la giornata, rilassarsi nel pomeriggio o socializzare con una tazza di tè. Questo infuso, ricavato dalle foglie essiccate della pianta del tè, rappresenta un fenomeno culturale e commerciale di portata vastissima: nessun’altra bevanda, analcolica o alcolica, riesce a eguagliare i suoi numeri su scala planetaria.

I motivi della sua popolarità sono molteplici. In primis si tratta di una bevanda accessibile, economica e adattabile a ogni clima e circostanza. Il tè si beve caldo o freddo, viene aromatizzato con spezie, latte, zucchero, miele o limone in base alle tradizioni locali e personali. La storia millenaria di questa infusione, che trova le sue origini nelle montagne di Cina e India, si intreccia con cerimonie rituali codificate (come la cerimonia giapponese e il tea time britannico) e con l’espansione commerciale globale avviata nel XIX secolo.

La classifica delle bevande più amate oltre il tè

Se il tè detiene il primato mondiale per numero di consumatori e volumi distribuiti, alle sue spalle si rincorrono altre bevande dal successo planetario:

  • Caffè: in molte aree il caffè (in tutte le sue forme, dall’espresso all’americano, dal turco al filtro) rappresenta una vera e propria religione quotidiana, simbolo di convivialità e di rito mattutino.
  • Birra: tra le bevande alcoliche è la più consumata al mondo, parte integrante di usanze popolari e feste tradizionali.
  • Bevande gassate e soft drinks: in particolare nomi come Coca-Cola vantano una presenza radicata dai villaggi africani alle metropoli occidentali, associando questa bibita zuccherina a momenti di refrigerio e socialità.
  • Latte: tradizionalmente fondamentale nelle culture agricole, rimane molto diffuso tra giovani e adulti, sia come alimento sia come ingrediente di base per altre preparazioni.
  • Succo d’arancia: specialmente in Europa e Nord America rappresenta spesso la scelta al mattino, grazie alle sue proprietà vitaminiche e alla freschezza.

Da notare che la diversità geografica e culturale incide fortemente: ad esempio, nell’America Latina sono diffusi mate e caffè, mentre in Asia dominano tè verdi e neri con le infinite varianti locali. In Africa e Sud America, alcune bevande fermentate locali raggiungono ampi consensi. Tuttavia, nessuna di queste alternative riesce a insidiare davvero il primato del tè fra le bevande più amate su scala mondiale.

Tendenze moderne: il boom delle bevande gassate e dei cocktail

Negli ultimi decenni lo scenario mondiale delle bibite più vendute ha subito mutazioni notevoli, in particolare per l’avvento delle multinazionali delle bevande gassate. Gli Stati Uniti sono il laboratorio di queste trasformazioni, dove le preferenze dei consumatori si alternano tra Coca-Cola, Pepsi e, dal 2023, l’ascesa sorprendente della Dr Pepper che ha superato la Pepsi aggiudicandosi il secondo posto nella classifica degli analcolici più venduti nel mercato statunitense.

Coca-Cola, con la sua formula segreta nata a fine Ottocento, resta però il simbolo globale delle bibite moderne. Il marchio rinforza la propria immagine di prodotto trasversale, capace di adattarsi ai gusti di differenti generazioni, luoghi e culture. Nonostante il successo temporaneo di Dr Pepper, i numeri non lasciano dubbi sul dominio della Coca-Cola sia in Nord America che nel resto del mondo quando si tratta di bibite zuccherate e analcoliche.

Un altro segmento in forte crescita è quello della mixology: il panorama dei cocktail più venduti vede negli ultimi anni il trionfo del Negroni, un’eccellenza italiana celebrata a livello internazionale. Drinks International, attraverso i dati raccolti nei 100 migliori bar del pianeta, conferma la supremazia di questo cocktail dalle origini fiorentine. Gin, vermouth rosso e bitter in equilibrio perfetto continuano ad affascinare barman e appassionati di tutto il mondo. Tuttavia, i volumi dei cocktail, per quanto rilevanti in alcune città trend-setter, restano largamente inferiori rispetto alle bevande di consumo quotidiano.

Fattori che guidano le preferenze mondiali

La scelta della bevanda più amata non dipende solo dal gusto personale, ma si intreccia con fattori come storica accessibilità, prezzo, clima, ritualità culturale e valori simbolici. Il tè, per esempio, facilmente coltivabile e conservabile, ha conquistato secoli fa i commerci mondiali tramite la via del tè. Inoltre, la sua delicatezza nel profilo aromatico lo rende gradito alle diverse papille gustative.

I soft drinks, invece, prosperano nei contesti industrializzati grazie a una presenza capillare, a massicce campagne di marketing e alla voglia di sperimentare sapori sempre nuovi. Il caffè si conferma un pilastro sociale dai bar italiani ai caffè letterari parigini, mentre le bevande alcoliche si legano a dinamiche festive più che a un vero e proprio rito quotidiano e trasversale.

La sofisticazione crescente dei mercati e l’emergere di nuove tendenze salutistiche spingono oggi anche le aziende storicamente dedicate a bibite zuccherate a ripensare le ricette, diminuendo zuccheri e proponendo versioni “light” o alternative con ingredienti naturali.

In definitiva, se si cerca la risposta alla domanda su quale sia la bevanda che batte tutte le altre nel mondo, il dato a disposizione racconta una supremazia chiara: una tazza di tè. Simbolo di valori condivisi, ospitalità e convivialità, conquista da secoli la quotidianità di popoli lontanissimi. E anche se le mode possono cambiare, il tè rimane la bevanda universale per eccellenza, attraversando tempi, confini e generazioni con la sua semplice ma raffinata essenza.

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